Il Trentino apripista per l’utilizzo dei Buoni Spesa a rilancio dell’economia
Una nuova modalità di gestione, che mira a incentivare gli acquisti territoriali
Il Trentino si fa apripista di una nuova modalità di gestione dei Buoni Spesa, orientata al rilancio dell’economia del territorio e dedicata a tutti i cittadini.
Come funziona?
Sommariamente, perché ciascun Comune ha avuto la libertà di implementare una propria gestione specifica dei Buoni Spesa (questo grazie anche alla duttilità di Shopping Plus, che si adatta alle varie necessità), funziona così:
- Il Comune decide l’importo da caricare sul Codice Fiscale dei cittadini
- Lo comunica attraverso i suoi canali istituzionali (e non solo istituzionali)
- I cittadini ricevono la ricarica
- I cittadini possono andare nelle attività aderenti a usare il loro credito, presentando la Tessera Sanitaria
Ci sono Comuni che hanno scelto di far consumare il Buono Spesa in un’unica soluzione, quindi orientandolo, di fatto, su acquisti di importo maggiore.
Ci sono Comuni che hanno dato la spendibilità del Buono in due tranche, quindi per acquisti mediamente consistenti.
Ci sono Comuni, infine, che non hanno dato limiti di spendibilità, quindi per tutte le tipologie di acquisto, anche quelle più piccole.
L’elenco completo dei Comuni è disponibile qui:
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